Le nuove ricerche di Tripadvisor ci dicono che il 65% della popolazione dei viaggiatori, sta già pensando al prossimo viaggio, cercando però modi diversi di fare vacanza, per cui il 52% ha dichiarato di voler evitare luoghi affollati, alla ricerca di valori come il riposo e il relax per godersi paesaggi e spazi aperti, campagna, natura e mare. Ma questo lo sappiamo già. Vero?

Ma quello che non sappiamo è che la finestra di prenotazione si è modificata, anzi dilatata tra due estremi e, da una parte sembra essersi fatta sempre più breve, ma, dall’altra, si è estesa in lunghi, lunghissimi periodi di programmazione, usati per accertarsi che il luogo scelto sia quello giusto, che garantisca le loro esigenze.

Quindi HA SENSO comunicare oggi, non commercializzare, per ingenerare nella mente del cliente un desiderio, per fare si che il tempo della vendita, coincida con il tempo dell’acquisto.

Avete visto cosa è successo nel mondo del vino?

Le grandi etichette dei vini in bottiglia hanno sospeso la promozione, la comunicazione, hanno creato un vuoto, che è stato subito riempito dai bag-in-box wine, dai vini in scatola, che… God forbid… in casa mia non sono usati neanche per fare l’arrosto, ma che hanno intercettato un’esigenza, hanno riempito un vuoto comunicativo e ne hanno tratto vantaggio.

Molti di voi penseranno: si ma è una questione di prezzo, ora il cliente non vuol spendere. Forse, o forse il cliente ha scoperto, quello che non avrebbe mai scoperto prima: che esistono i beni sostituitivi, quelli che soddisfano la stessa esigenza con costi e modalità diverse e lì ha scelto di comprare e come si dice in Toscana… O di paglia o di fieno… basta che lo stomaco sia pieno 😊

Quindi NON comunicare OGGI, significa NON esserci domani.

Come fare a comunicare tutto questo ad un mercato in continua e costante evoluzione?

I canali sono quelli che già conosciamo: il sito, i socials, il blog, le ota orizzonatli e le ota verticali capaci di focalizzarsi su un segmento specifico, capaci di creare un funnel di clienti, magari minore in termini di numeri, ma migliore in termini di qualità e conversione.

Usiamo si le long tail keywords, usiamo sì le parole chiave a corrispondenza inversa, ma ricordiamoci che la vera soluzione sta nel CONTENT MARKETING e creiamo contenuti interessanti per chi legge non per chi scrive.

E dove si parla di contenuti, non si parla solo di contenuti testuali, ma di foto, video, meglio se non fatti dallo zio del cugino… di mio nonno, ma da professionisti, perché la foto deve raccontare una storia, deve stimolare un’emozione, deve essere strutturata, costruita, perché una foto è uno strumento di vendita.

E’ questo, e molto di più, che raccontavo ieri ai miei corsisti mentre ho visto apparire il musetto perplesso di un fantastico micio che sembrava dirmi…mah…se lo dici tu a me bastano i croccantini….

Evviva i Gatti! Evviva la Formazione!

La formazione e i gatti: un binomio singolare