Nasce FB5, ma quali sono le novità?
Il futuro di Facebook è privato! Così ha esordito il fondatore del più famoso social del mondo, con i suoi 2.38 miliardi di utenti, uno più, uno meno, durante la convention tenutasi la scorsa settimana negli Usa, affrontando una sfida che dopo il grande scandalo di Cambridge Analytica sa di impossibile, o quasi.

The future is private

Si impossibile, perché FB continua a mantenere traccia della geolocalizzazione dei suoi utenti e guadagna bilioni di dollari con una targetizzazione mirata, fondata sulla enorme quantità di dati che ha raccolto nel corso di questi anni, su di noi, i nostri gusti, le nostre abitudini di consumo.

“Com’è possibile che il web sappia che io ieri sera stavo cercando un gonfiabile per mia figlia?”

Nasce FB5

Mi ha chiesto, solo la scorsa settimana un medico con il quale stavo facendo una visita.
Ed io mi sono meravigliata che ci fossero ancora persone non consapevoli che le nostre ricerche, i nostri acquisti, le nostre abitudini di consumo, sono tracciati, rintracciati e convogliati in un unico codice che ci contraddistingue e ci connota come clienti per questo o quel segmento merceologico.

Quindi ci vuole ancora più informazione affinché dei socials, che io adoro, venga fatto un uso consapevole, senza demonizzare, senza alzare delle barriere nei confronti di una tecnologia che ci ha portati a comunicare in un modo nuovo, rivoluzionario, dando voce… ahimé…, mi viene da aggiungere, talvolta… a tutti.

Ma oltre e al di là dell’argomento privacy, durante la convention sono state introdotte anche una serie di novità molto interessanti, che vedono Facebook e Instagram protagonisti indiscussi di una serie di cambiamenti sostanziali d’immagine e di uso.

Nasce FB5

Eccone alcuni:
1. interazioni private tra gli utenti,
2. crittografia,
3. riduzione del tempo di vita dei dati sui server,
4. sicurezza degli utenti,
5. interoperabilità,
6. sicurezza dei dati conservati dall’azienda.
Una bella sfida, non vi pare?

Per prima cosa, verrà eliminata la fascia blu, che, fin dalla sua nascita nel 2004, caratterizza e rende riconoscibile il social più celebre del mondo, sostituita con un azzurro dall’effetto rilassante.
Chiarezza, velocità, semplicità ed immersività saranno le nuove keyword di Facebook.

Le community avranno sempre maggior spessore e sarà introdotta anche la funzione “Incontra nuovi amici” che permetterà agli utenti di conoscere persone estranee con cui condividono gli stessi interessi.

Ma la cosa che ha fatto sobbalzare un po’ tutti gli influencers o supposti tali che hanno fatto dei like un business a quattro cifre è che Zuckerberg sembri davvero intenzionato a sperimentare l’azzardo di nascondere il conteggio dei like sotto le foto e i video pubblicati dagli utenti di Instagram.

Nasce FB5

Perché questo, si chiederanno, coloro che si fanno pagare a suon di like?

Perché rinunciando alla vanity metric del “Mi Piace”, gli utenti dimostreranno un interesse più genuino verso il contenuto stesso.

Ovviamente, il creator del contenuto avrà visione del numero di like guadagnati e potrà comunicarlo qualora venisse ingaggiato da qualche brand a fini pubblicitari, ma non potrà vantarsene (finalmente ?) pubblicamente, e coloro che spesso sono incentivati a dare il like, solo quando lo fanno gli altri, non avendo più questo stimolo ad un comportamento che definirei di “gregge”, potrebbero, forse, seguire quei posts che sono veramente più interessanti per lui.

Una buona notizia, quindi, per chi non ha sul proprio smartphone più di una applicazione pensata per gonfiare i propri contenuti di mi piace fasulli al fine di atteggiarsi a nano-influencer, un po’ meno per chi fa del like una ragione di vita… professionale.
Vedremo come andrà a finire.

Instagram si trasformerà (perché non lo è già? Mi chiedo…) in un canale privilegiato per l’e-shop, dove sarà possibile acquistare i capi indossati e i prodotti utilizzati dagli Influencer direttamente con un tap. Non sarà più necessario illudersi di ricevere una risposta da Chiara Ferragni al nostro commento in cui le chiediamo che marca di borse usa, poiché potremo scoprirlo in autonomia.

Ma, pare, che il contenuto rimarrà fondamentale e mostrerà un forte appeal, laddove sia inedito o fortemente personalizzato.

Le stories (una media di 85 milioni al giorno) rimangono il luogo ideale per esprimersi ma data la loro caducità temporale, subiranno, si dice, un profondo re-design, mettendo a disposizione tre sezioni: live, camera e create.

La novità è data dalla sezione “create” che raccoglie una serie di elementi grafici con cui poter esprimere al massimo la propria impronta stilistica nelle Stories.

Instagram diventa anche Charity o beneficienza, come si direbbe in Italia, con un adesivo, uno sticker, che permetterà di raccogliere denaro per cause no profit (ma attenti alle truffe…), dando al social un valore non più soltanto estetico ma anche morale.

E, come sta andando Facebook Watch? Non un granché, con solo il 4% degli utenti di Fb che ne fa uso, in media un minuto al giorno e forse, qui il problema, forse, è nei contenuti che non sono così accattivanti come dovrebbero.

E per il Newsfed?
Niente di nuovo sul fronte occidentale, per citare Remarque e il newsfed, il temuto algoritmo, croce e delizia di noi che lavoriamo con i socials, è rimasto fedele a sé stesso, mantenendo in pole position un esiguo 3, 4% del volume dei posts pubblicati.

Ecco il nuovo panorama social che si estende di fronte a chiunque voglia fare di FB ed Instagram uno strumento di comunicazione, posizionamento e vendita.

Nasce FB5Nuove sfide, nuovi orizzonti, tanta competizione, ma noi non molliamo perché conoscere è potere come diceva il grande Francis Bacon.