Ovunque si legge che questo anno il turismo sarà quello di prossimità fatto di visite a paesi, borghi, villaggi, che, in questi anni, presi dalla frenesia del viaggiare in luoghi e terre remote, come se non ci fosse un domani, avevamo non solo trascurato, ma snobbato, imbevuti come eravamo di un provincialismo che ci portava e ci porta, a cercare in quello che la letteratura inglese romantica definiva the exotic, la soddisfazione alle nostre esigenze.
Ma siamo stati fermati.
Ed ora in questa attesa, dalle nostre stanze di casa, abbiamo cominciato a riscoprire che il bello è anche intorno a noi, che regioni come l’Umbria,

l’Abruzzo, le Marche, La Sicilia e la Sardegna, hanno tesori unici.

Abbiamo scoperto l’acqua calda? NO.

Ci siamo ri-avvicinati alle nostre tradizioni popolari, abbiamo “riesumato” l’Italiano che era in noi e che avevamo sepolto nella babele di lingue che parliamo ogni volta che viaggiamo, nella enorme scelta di piatti e cucine tipiche di altri luoghi, che ci hanno portato a preferire il sushi al salame (io no…io adoro il salame).

Ma allora questo turismo di prossimità di cosa sarà fatto?

Sarà fatto di “gite” come si chiamavano un tempo.

Gite che, magari in giornata, ci porteranno a visitare i paesini della Garfagnana (che io amo), le colline delle crete senesi, le cantine del Montecarlo lucchese, per non parlare di quelle della nostra “Napa Valley” tra Montalcino e Montepulciano dove i migliori vini del mondo, non me ne vogliano gli amici delle altre regioni, sono prodotti.

Gite al lago di Massacciucoli, con le barchette e i suoi ponticelli sospesi sull’acqua.

Gite sulle nostre Alpi Apuane per pranzi al sacco, come si diceva una volta, o in deliziosi agriturismi come Il Paradiso www.ilparadisointoscana.eu,.

dove Matteo cucina le lasagne così bene da farti sentire … in paradiso.

Gite nei paesini della Liguria, non solo le famose Cinque Terre, ma tutti quelli che sono nati e cresciuti aggrappati ad un lembo di terra, ad una roccia e che oggi ci garantiscono il social distancing più bello del mondo.

L’Italia è bella, lo sanno, tutti, ma forse noi italiani ce lo eravamo dimenticato.

E’ arrivato il momento di riscoprirla. Partiamo?